ASSOCIAZIONE  RADIOAMATORI  ITALIANI
Sezione di Civitavecchia

 

 

Gian Carlo Jader Iacopini


IZØHSR è il mio terzo nominativo che mi dà il Ministero, ho iniziato nel 1972 quando rientrai dal servizio militare dove, anche là, pur stando in Artiglieria ero un addetto alle trasmissioni.
 Ho ricoperto vari incarichi molto importanti sempre come comandante della sezione trasmissioni ed è proprio in quel periodo che feci domanda per ottenere la patente di OM.
 La mia prima sigla, che ricordo con piacere, è stata IW0AET che poi per un disguido burocratico, mi è stata sostituita con IW0BZA, nominativo che ho cambiato con IZ0HSR quando le licenze ordinarie e le speciali sono state unificate.
 Avevo deciso di sostituire il mio nominativo di IW0BZA con quello di mio padre Astor che era I1HW...  scusatemi ma nella foga di scrivere la mia storia radiantistica, mi sono dimenticato di presentarmi.
 Mi chiamo Gian Carlo Jader Iacopini nasco a Roma il 24 Aprile del 1946 da madre molto paziente e da padre radioamatore, la sua sigla come detto, era I1HW (quando tutti i radioamatori avevano dopo la I il numero 1).

 


Dopo la sua morte nel 1968, chiesi alle autorità competenti che il suo nominativo, mi venisse conservato,  in attesa di prendere la patente di operatore, ma non sono riuscito ad averlo, perchè al Ministero mi hanno risposto che, i nominativi con  due lettere, non li possono più dare.
 

Nel 1974 con tutta la famiglia mi sono trasferito, per motivi di lavoro, da Roma a  Tolfa, e come potete immaginare con un traliccio naturale di circa 550 m sul livello del mare le mie trasmissioni in VHF e UHF erano a dir poco favolose.
Gli apparati di allora erano quarzati con una potenza di circa 10 Watt in antenna, eppure da la su, mi facevo ascoltare, anche molto lontano.
Non sto qui ad annoiarvi parlando dei miei primi apparati e dei primi VFO ma vi posso assicurare che era veramente un'avventura trasmettere su quelle frequenze, per allora, molto alte.
Per poi non parlare delle antenne, che erano quasi tutte auto costruite, perchè il mercato in Italia nei primi anni settanta, era solo per antenne ed apparati in HF.
Nei primi anni 80 con due colleghi OM di Manziana e Bracciano installammo un digipeater in packet-radio in VHF nel mio QTH, in quegli anni era un sistema di trasmissione tecnologicamente avanzato, che ebbe un grande successo di traffico e molti consensi da parte di tanti radioamatori che per la prima volta collegavano il trasmettitore al Computer.   
 

A metà degli anni 80 e precisamente nel 1987, sempre per motivi di lavoro, con la famiglia mi sono trasferito in quel di Tarquinia, e qui le mie trasmissioni in VHF e UHF sono diventate molto difficili in quanto la mia casa è situata in una zona bassa della cittadina, così i miei QSO su frequenze dirette sono diventati nulli.
Adesso con le HF non ho problemi di DX ma i miei collegamenti con la mitica e casareccia "11 elementi FR", me li rimpiango un pò.
Oggi, nella mia modesta stazione, ho due moderni apparati un TS2000X della Kenwood e un 897 della Yaesu due antenne filari per le HF e due verticali per le VHF-UHF e SHF.


Da pochi anni faccio parte della grande famiglia dell'ARI, mi sono iscritto nella sezione di Civitavecchia, dopo essere andato in pensione dal mio lavoro e là ho conosciuto molte persone veramente in gamba serie ed appassionate di radio, che incontro con piacere la domenica mattina in sezione, per fare quattro chiacchiere.
Vorrei concludere dicendo che già dall'ottobre del 2009 sono membro del CD della sezione ARI di Civitavecchia, attualmente ricopro la carica di vicepresidente, con l'incarico per la Radio Emergenza (ARI - R.E.) e spero di esserne all'altezza nell'interesse di tutta la sezione.
A tal proposito mi ricordo quando mio padre nel lontano 14 Dicembre del 1967 partecipò al primo esperimento di telecomunicazioni di emergenza organizzato dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, e di quella giornata conservo con piacere oltre al ricordo, anche  l'attestato che gli mandarono il 6 Aprile del 1968 un mese prima del suo S.K.  
Potrei seguitare a parlare di me e della mia passione per la radio, ma penso di sfondare una porta aperta, perchè chi mi sta leggendo, è un radioamatore e sicuramente mi capisce, perchè le telecomunicazioni, sono nel nostro DNA.

 

La mia posta elettronica è:

jaderiacopini@tiscali.it oppure iz0hsr@alice.it


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